Decorati

Le motivazioni delle successive Medaglie d’Argento e di Bronzo, concesse ai Caduti della Provincia di Fermo sono state rese dall'Istituto del Nastro Azzurro.

 

L’”Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare” (o più semplicemente Nastro Azzurro) raccoglie  tutti i Decorati di Medaglia al Valor Militare, dalle guerre d'Indipendenza fino ad oltre la seconda guerra mondiale.

 

Per alcuni dei Decorati, l’Istituto non ha potuto rinvenire la motivazione della concessione.

 

 

ALESSANDRINI Domenico

di Enrico e Orso Pasqualina

Studente

Sottotenente di Com­plemento 15° Reggimento Bersaglieri

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di plotone, si slanciava all'assalto di una posizione nemica, entrando fra i primi nel trinceramento. Contrattaccato da forze superiori, resisteva brillantemente, finché cadeva ripetutamente colpito dalla fucileria avversaria.

 

Fermo, 16 agosto 1892                                                  Carso, 16 settembre 1916

 

 

 

BARTOMIOLI Gallerano

di Nicola e Diamanti Anastasia

Celibe, Studente

Sottotenente 2°Reggimento Genio

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Sprezzante sempre del pericolo, veniva gravemente ferito mentre, con ammirevole calma e serenità fra l'intenso fuoco nemico, incoraggiava i suoi soldati a continuare i lavori di sbarramento per arrestare l'avanzata del nemico.

 

Montappone, 12 luglio 1896                                     Mirano, 17 novembre 1917

 

 

 

BASILI Achille

di Ugo e Belli Angela

Celibe

Aspirante Ufficiale 205° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Alla testa del suo plotone attaccava con irruenza i reparti nemici che, sotto la prima linea, si erano incanalati sul rovescio della posizione, li metteva in fuga riportando prigionieri e ristabilendo completamente la nostra linea. Nel dare così bell'esempio di valore e di sprezzo del pericolo, colpito da una scheggia di bomba a mano, trovava morte gloriosa sul campo.

 

        Porto San Giorgio, 7 maggio 1896                         Bainsizza, 24 ottobre 1917

 

 

 

 

 

 

BlCCIRE’ Primo

di Cesare e Matacotta Maria

Celibe, Sellaio

Soldato 17° Reggimento Fanteria

 

2 MEDAGLIE d’ARGENTO

 

Nell’assalto di una trincea nemica vi penetrava per primo, animando i compagni ad accorrervi prontamente e riuscendo a farne prigionieri i difesori.

 

Selz 29 marzo 1916

 

Costante esempio di mirabile coraggio, si distinse per il collocamento di tubi esplosivi nei reticolati nemici, si comportò da valoroso in diversi combattimenti, fu il primo a penetrare in una trincea avversaria e cadde infine eroicamente sul campo.

 

Porto San Giorgio, 28 dicembre 1890                                  Selz 23 aprile 1916

 

 

 

BROFFERIO Angelo

di Giuseppe

Capitano 42° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Con perizia, slancio e ardimento mirabili, guidava il proprio battaglione all'attacco di una for­te posizione, in vicinanza della quale cadde mortalmente ferito.  E’ sepolto in Slovenija, nel Sacrario di Kobarid (Caporetto).

 

Fermo, 8 novembre 1868                                         Monte Sleme, 3 giugno 1915

 

 

 

CASENOVE Giovanni

di Antonio e Seri Anna

sposato nel 1911 con Trasarti Nazzarena, Mezzadro

Soldato 137° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Francavilla d’Ete, 24 febbraio 1885                           2 novembre 1916, Carso

 

 

 

 

CONCETTI Stanislao

di Luigi e Gianfranceschi Rosa

Celibe

Sottotenente di Complemento 13° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Sotto il violento fuoco nemico, seppe mantenere il proprio reparto in perfetto ordine e, mentre continuava ad incitare i soldati, cadde colpito a morte.

 

Montefortino 17 ottobre 1894                Monte San Michele, 16 agosto 1916

 

 

FABI Valerio

di Giovanni e Orazi Ada

Celibe

Sottotenente 257°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Durante l’attacco di una posizione nemica prendeva   il comando di una squadra di arditi e con mirabile slancio la guidava fin sotto i reticolati avversari e quindi all’assalto della trincea. Gravemento ferito, si rammaricava soltanto di non poter compiere la sua missione. E’ sepolto nel Sacrario Militare di Oslavia GO

 

Rapagnano, 30 novembre 1893                            Monte Santo, 6 giugno 1917

 

 

 

FALCHETTI Giuseppe

di Giovanni e Sdolzini Angela Rosa

Muratore

Soldato 18° Reggimento Bersaglieri

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Fermo 24 agosto 1893                                                     Piave, 19 dicembre 1917

 

 

 

 

FEDERICI Pietro

di Silvano e Bigi Crescentina

Celibe, Studente

Sottotenente di Com­plemento 18°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Mirabile esempio di coraggio ai pro­pri sottoposti, li condusse, con magnifico slancio, all'assalto delle trin­cee nemiche, nonostante il violento fuoco di fucileria e di mitraglia­trici. Cadde ucciso da un proiet­tile in fronte, mentre, primo, giun­geva al varco aperto nei reticolati avversari.

 

Monturano, 16 dicembre 1891                          Vermegliano, 21 ot­tobre 1915

FRATALOCCHI Alessandro

di Giuseppe e Gennaro Maria

Bracciante

Sottotenente di Com­plemento 229°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Sepolto in Slovenija

 

Fermo, 28 dicembre 1895                           Monte San Marco, 14 agosto 1916

 

 

 

GIANDOMENICO Emidio

di Giovanni e Paglialunga Maria

Bracciante

Soldato 122°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Fermo, 20 settembre 1888                           Carso, 17 agosto 1915

 

 

 

GRILLI Costantino David

di Giovanni e Storani Nazzarena Paolina

sposato nel 1913 con Craia Annunziata, Agricoltore

Caporalmaggiore 17°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Con la propria squadra, irruppe in un trinceramento nemico, obbligandone i difensori rimasti a darsi prigionieri. Esplicò, quindi, dalla posizione conquistata, un'intelligente azione di fuoco, che obbligò l'avversario a rallentare il contrattacco iniziato. E’ sepolto a Redipuglia.

 

 

Francavilla d’Ete,  27 novembre 1888                                Selz, 22 luglio 1915.

IACOPINI Pasquale

di Vincenzo e Ciuccarelli Costantina

Celibe, Segretario

Sottotenente 39° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Condusse brillantemente il proprio reparto all'assalto di posizioni estremamente insidiose e difficili. Ferito, non volle lasciare il comando e continuò a combattere, finché, in un furioso corpo a corpo venne colpito a morte, lasciandovi gloriosamente la vita.

 

Ponzano di Fermo, 16 dicembre 1890                    Montello, 10 giugno 1918

 

 

IBI Antonio

Celibe, Contadino

Caporale 417 a Compagnia Mitraglieri Fiat

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Calmo e sereno, mitragliava reparti avversari che tentavano avanzare. Mentre proiettili nemici di grosso calibro sconvolgevano la trincea, compreso da alto sentimento del dovere, restava saldo al suo posto. Venne colpito a morte da una scheggia di granata avversaria.

 

Amandola, 22 giugno 1896                            Nervesa (Piave), 19 giugno 1918

 

 

IOMMI Domenico Tommaso

di Giuseppe e Ruffini Nicolina

Celibe, Studente

Sottotenente 124° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di una gran guardia presso un posto avanzato attaccato da forze soverchianti, resisteva con fermezza e coraggio mirabili, portandosi nei punti più minacciati e battuti dal fuoco nemico per infondere la calma nei suoi soldati. Colpito a morte da una scheggia di granata avversaria, non abbandonava il posto di combattimento che dopo aver visto il nemico completamente respinto.

 

Montappone, 21 dicembre 1889                                    Pasubio, 2 agosto 1917

 

LICIOTTI Giuseppe

di Pietro e Turtù Caterina

Celibe, Contadino

Soldato, 17°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Sant’Elpidio a Mare, 12 agosto 1893                         Sagrado, 22 agosto 1917

 

 

 

LUPI Giulio

di Costantino e Iacopini Vincenza

sposato nel 1911 con Cataldi Rosa

Caporalmaggiore 14°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Nell'assalto di una trincea nemica, gravemente ferito al volto, continuò a far fuoco sull'avversario, finchè cadde nuovamente e mortalmente colpito.

 

Monteleone di Fermo, 11 dicembre 1885                        Selz, 14 giugno 1916

 

 

 

 

MARZIALI Giovanni

di Vincenzo e Morlacco Domenica

Celibe

Soldato XXVIII Reparto d’Assalto Arditi

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Sepolto nel Sacrario Militare di Fagarè di Piave

 

Sant’Elpidio a Mare, 6 maggio 1895                            Piave, 30 ottobre 1918

 

MASSI Antonio

di Pasquale e Crocenzi Natalina

Celibe

Sergente 95° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

 

Sant’Elpidio a Mare, 5 maggio 1895                       Montello, 18 giugno 1918

 

 

 

MATTEI Luigi

di Francesco e Cotichini Gentilina

Celibe

Soldato 3° Reggimento Genio

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

E’ sepolto nel Riquadro Militare del cimitero di Bologna Certosa

 

Montegranaro,  29 agosto 1895                                   Bologna, 6 maggio 1919

 

 

 

MARINI Emidio

di Francesco e Gianfranceschi Maria

Celibe, Studente

Tenente di Complemento 2° Reggimento Artiglieria da Montagna

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Santa Vittoria in M. , 27 giugno 1895             Cittadella, 18 novembre 1918

 

 

MATE' Guido Alfredo

di Cesare e Venezia Grazia Maria

Muratore

Soldato 253° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Ciclista addetto al comando di un reggimento, fu costantemente attivo nel recapitare ordini ed avvisi fino alle linee più avanzate, attraversando con sprezzo del pericolo zone intensamente battute dal fuoco nemico.

 

Fermo, 11 maggio 1982                                      Medio Isonzo, 19 ottobre 1917

 

 

 

 

MERLI Antonio

di Alessandro e Merli Maria

Celibe

Tenente 62° Raggruppamento Artiglieria d’Assedio

23° Gruppo Cannoni 105, 70a Batteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di una sezione, contro­battuta dal nemico, dirigeva con sereno coraggio il tiro dei suoi pezzi, finché cadeva eroi­camente accanto al suo cannone.

 

Rapagnano, 13 dicembre 1885                                   Montello, 15 giugno 1918

 

 

 

 

MEZZABOTTA Alberto

di Vincenzo e Liberini Albina

Contadino

Soldato 17° Reggimento Fanteria

MEDAGLIA di BRONZO

 

Si slanciò volontariamente all'assalto col primo plotone contro alla trincea nemica e vi penetrò fra i primi, facendo dei prigionieri o catturando largo bottino. Morì sul campo.

 

Fermo, 19 agosto 1894                                                                     Selz, aprile l916

 

MORELLI Giuseppe

di Pietro e Sanguigni Maria

Celibe, Contadino

Carabiniere

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Dando prova di mirabile intrepidezza, insieme ad altro carabiniere, percorreva una zona violentemente battuta dal fuoco nemico per incitare i militari di un reggimento a passare l'Isonzo. Raggiunto lo scopo venne colpito a morte.

 

Monteleone di Fermo, 30 aprile 1996                             Bollar 19 agosto 1918

 

 

NASINI Luigi

di Francesco e Serafini Veronica

Contadino

Soldato 82° reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Eroico infaticabile, sotto violentissimi bombardamenti, rese, quale portaordini importanti servizi. Colpito da scheggia di granata, negli ultimi istanti di vita mostrava la sua letizia nel sapere il nemico ricacciato al di là del Piave.  E’ sepolto presso l’Ossario di Venezia.

 

Fermo, 10 aprile 1898                                                          Piave, 23 giugno 1918

 

PACINI Vittorio

di Giuseppe e Martellini Marianna

Celibe

Marinaio

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Primo fra i primi ad accorrere per trattenere l'irruente nemico, sebbene ferito, ritornava al suo posto dell'azione appena medicato e concorreva a ricacciare completamente l'avversario oltre il Piave. Sempre vicino al proprio comandante di plotone lo coadiuvava in ogni impresa arrischiata dando esempio ai compagni di sereno coraggio. E’ sepolto nel Cimitero di Taranto.

 

Sant’ Elpidio a Mare, 18 febbraio 1893              Taranto, 23 settembre 1918

 

POGGI Pasquale Gaetano

di Costantino e Fares Maria

Celibe, Contadino

Soldato 51° Reggimento Artiglieria da Cam­pagna

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Quale servente di una batteria essendo la posi­zione circondata da reparti nemici, resisteva valorosamente anche dopo visti cadere feriti i propri ufficiali. Intimatagli dall'avversario la resa, si rifiutava e cadeva gloriosamente sul posto colpito a morte. E’ sepolto a Fagarè.

 

Lapedona, 10 aprile 1895                         Fagarè di Piave, 16 novembre 1917

 

 

 

 

PROPERZI Michele

di David

Soldato 11° Reggimento Bersaglieri

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Precedeva la compagnia sotto il tiro aggiustato di mitragliatrici avversarie che ne ritardavano l'avanzata, e raggiunta la trincea nemica, con getto di bombo a mano vi seminava il panico tra i difensori. Ferito, continuava a combattere, finché vide la posizione in nostro saldo possesso.

 

Fermo, 22 gennaio 1897                                                   Piave 5 novembre  1917

 

 

 

 

RECCHIONI Raffaele

di Gaetano e Petrella Giuseppina

Soldato 17° Reggimento Fanteria,

MEDAGLIA di BRONZO

 

Durante l'azione, dimostrò ardire e tenacia e, ferito ad una gamba, continuava ad avanzare ed a combattere.

 

Fermo, 22 febbbraio 1894                                         Novacuzzo, 9 ottobre 1915

 

 

RENZI Pasquale

di Giovanni e Andrenacci Annunziata

Celibe

Caporale 11° Battaglione Bersaglieri Ciclisti

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Costante, mirabile esempio ai compagni per slancio ed ardimento, si offriva più volte ad eseguire incarichi pericolosissimi. Durante un assalto, alla testa della propria squadra, sotto il violento tiro nemico di mitragliatrici giungeva primo, sulla posizione avversaria, ove cadeva gloriosamente colpito a morte.

 

Sant’ Elpidio a Mare, 22 maggio 1894                           Piave, 18 giugno 1918

 

 

 

ROMANELLA Antonio

di Enrico e Viti Letizia

Celibe, Contadino

caporalmaggiore 17° reggimento bersaglieri

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Sprezzante del pericolo, con slancio e coraggio, alla testa della propria squadra, puntava decisamente, sotto il violento fuoco avversario, su di una mitragliatrice nemica, ma nell'atto di raggiungerla, colpito a morte, lasciava la vita sul campo.

 

Falerone, 25 novembre 1898                                                  Piave, 5 luglio 1918

 

 

ROSSI Vincenzo

  di Carlo e Lattanzi Maria

Celibe, Calzolaio

Sergente 150° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Raggiunse per primo la trincea nemica sotto un violento ed intenso fuoco di artiglieria. Nei momenti più accaniti della lotta, seppe con risoluto coraggio e con pochi superstiti battere gli avversari e sloggjarli dalle loro trincee. Colpito a morte incitava ancora una volta i sottoposti alla lotta, e cadeva gloriosamente nella posizione conquistata. E’ sepolto in Slovenija.

 

Montegranaro, 2 novembre 1892                                 Gorizia, I5 maggio 1917

 

 

RUGGERl Amedeo Alfredo

di Nicola e Frontoni Eugenia

Celibe

Caporalmaggiore 22° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Durante un combattimento, alla testa della sua squadra si spingeva con grande slancio, coraggio e sprezzo del pericolo in una trincea occupata dai nemici, cercando di sorprenderli cadeva gravemente ferito.

 

Montappone, 13 agosto 1895                                        Aquileia, 4 giugno 1916

 

 

 

SEGHETTI Giuseppe

di Angelo e Belletti Teresa

Elettricista

Soldato 2° Reggimento Artiglieria Pesante campale

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Fermo, 9 novembre 1895                              Monte Grappa, 18 dicembre 1917

 

 

 

SOLIMANDO Camillo

di Francesco Paolo

Aspirante Ufficiale 139° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Nell'attacco di ben munite posizioni avversarie, portava audacemente avanti il proprio plotone, cadendo fra i primi colpito in pieno petto, dando bellissimo esempio di coraggio e di valore.

 

Fermo, 12 marzo 1891                                                      Asiago, 20 giugno 1916

 

 

 

TAMANTI Basilio

di Raffaele e Ilari Maria

Celibe, Contadino

Soldato 125° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Montegiorgio, 15 aprile 1895                                     Carso, 1 novembre 1916

 

 

 

TASSOTTI Giuseppe

di Vincenzo e Porrà Teresa Luigia

sposato nel 1909 con Santarelli Maria

Caporale 70° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di una squadra durante un attacco nemico, incitava con la parola e con l'esempio a difendere la posizione. Mentre, ritto sulla trincea sprezzante del pericolo, colpiva ciascun nemico che osava venire avanti, cadeva colpito in fronte. E’ sepolto sul Piave a Zenson.

 

Lapedona, 11 ottobre 1886                                                 Piave, 18 giugno 1918

 

 

 

TENTELLA Paolo

di Luigi e Cippettini Emidia

Celibe, Contadino

Caporale 822a Compagnia Mitraglieri Fiat

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Costante mirabile esempio di coraggio, trovandosi di guardia al materiale di una compagnia mitragliatrici. in una baracca che veniva colpita da numerosi proietti di artiglieria avversaria, rimaneva saldo e impavido al suo posto fra lo scoppiare dei proietti stessi, finché veniva colpito a morte.

 

Montegranaro, 16 novembre 1893                              Asiago, 4 dicembre1917

 

 

 

TENTONI Attilio

di Alfonso e Alessandrini Nazarena

sposato nel 1905 con Tarulli Maria

Tenente Milizia Territoriale Comando 50a Divisione

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Addetto al comando di una divisione, fu costante e bello esempio di attività, calma e devozione al dovere per meglio assolvere lo speciale compito affidatogli, si recò volontariamente più volte sulle prime linee, dando prova di grande ardimento. Durante un attacco nemico, fatto segno la sede del comando ad intenso bombardamento, dando esempio efficace di fermezza e dì serenità, non preoccupato del pericolo imminente, rinunciò di ricoverarsi in un luogo meno esposto, dal quale però meno facilmente avrebbe potuto condurre a termine un compito urgente assegnatogli. Colpito a morte da una granata avversaria, che distrusse la baracca ove egli si trovava, presentendo prossima la sua fine, rivolgeva con stoica fermezza parole d'alto amore di patria, d'incitamento e di fede ai commilitoni che l'attorniavano.

 

Montegiorgio, 8 giugmo 1882                         Monte Grappa, 16 giugno 1918

 

 

 

 

 

 

 

 

TOMASSINI Domenico

di Lorenzo e Violoni Marianna

Celibe, Contadino

Soldato 1755a Compagnia Mitraglieri Fiat

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Nell'istante di balzare all'attacco, essendo stata la sezione sconvolta da granata nemica, visto cadere il porta-arma, s'impossessava della mitragliatrice, e primo si slanciava fuori della trincea, entusiasmando i compagni coi rapido gesto. Colpito in pieno da proiettile nemico, immolava la sua giovane vita eroicamente.

 

Petritoli,   22 dicembre 1898                                                  Piave, 2 luglio 1918

 

 

 

VERMIGLI Ulderico

di Ulderico e Ciarrocchi Eleonora

sposato nel 1912 con Ricci Spadoni Caterina, Possidente

Tenente 2° Reggimento Genio

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

 Sotto l’intenso fuoco d'artiglieria e frequentissime scariche raffiche di mitragliatrici, mentre dava esempio di coraggio e di ammirevole calma alla propria compagnia che preparava opere di sbarramento all'avanzata nemica, cadeva colpito mortalmente da una granata.

 

Amandola, 27 febbraio 1889                                      Piave, 14 novembre 1917

 

 

 

 

 

VITA Luigi

di Raffaele e Minnozzi Nazzarena

Celibe, Contadino

Sergente 17°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Primo ad abbandonare il proprio appostamento, fu di bell'esempio ai suoi per coraggio, slanciandosi avanti sopra un terreno battuto dal fuoco nemico. Caduto il proprio ufficiale, assumeva il comando del plotone, e pervenuto presso le posizioni nemiche, vi si rafforzava, rimanendovi per tutta la giornata, nonostante la violenza del fuoco di fucileria ed il getto di bombe da parte dell'avversario.

 

Montegiorgio, 1 gennaio 1886                                         Carso, 18 Maggio 1917

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ZEPPILLI Dante Carlo

di Nicola e Bonfigli Giuseppina

Celibe, Studente

Aspirante Ufficiale

 

2 MEDAGLIE d’ARGENTO

 

Comandante la prima ondata d'attacco, con slancio e ardimento mirabili, sotto il fuoco intenso dell'artiglieria e di mitragliatrici nemiche, prendeva possesso della prima e seconda linea di trincee avversarie, facendo ben 156 prigionieri di cui cinque ufficiali, e con abile mossa costringeva una mitragliatrice avversaria a ritirarsi

 

San Pietro e San Marco di Gorizia 10-13 ottobre 1916

 

Tenente XII Reparto d’Assalto Arditi. In aspro combattimento con forze preponderanti oppose col suo reparto tenace e va­lorosa resistenza. Offertosi volontario per un'ardita e rischiosa operazione, trascinò i suoi, con l'esempio e con la parola, a violento e vittorioso contrattacco e, sebbene ferito, non volle lasciare il posto continuando ad animarli fino a che, col­pito più gravemente, consentì ad essere trasportato al posto di medicazione. Sgombrato in un ospedaletto vi decedeva il giorno successivo.

 

Francia(*), 21 giugno 1896                                                  Piave, 20 giugno 1918

 

(*)Inscritto nelle liste di leva del Comune di Fermo


Le motivazioni delle successive Medaglie d’Argento e di Bronzo, concesse ai Caduti della Provincia di Fermo sono state rese dall'Istituto del Nastro Azzurro.

 

L’”Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare” (o più semplicemente Nastro Azzurro) raccoglie  tutti i Decorati di Medaglia al Valor Militare, dalle guerre d'Indipendenza fino ad oltre la seconda guerra mondiale.

 

Per alcuni dei Decorati, l’Istituto non ha potuto rinvenire la motivazione della concessione.

 

 

ALESSANDRINI Domenico

di Enrico e Orso Pasqualina

Studente

Sottotenente di Com­plemento 15° Reggimento Bersaglieri

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di plotone, si slanciava all'assalto di una posizione nemica, entrando fra i primi nel trinceramento. Contrattaccato da forze superiori, resisteva brillantemente, finché cadeva ripetutamente colpito dalla fucileria avversaria.

 

Fermo, 16 agosto 1892                                                  Carso, 16 settembre 1916

 

 

 

BARTOMIOLI Gallerano

di Nicola e Diamanti Anastasia

Celibe, Studente

Sottotenente 2°Reggimento Genio

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Sprezzante sempre del pericolo, veniva gravemente ferito mentre, con ammirevole calma e serenità fra l'intenso fuoco nemico, incoraggiava i suoi soldati a continuare i lavori di sbarramento per arrestare l'avanzata del nemico.

 

Montappone, 12 luglio 1896                                     Mirano, 17 novembre 1917

 

 

 

BASILI Achille

di Ugo e Belli Angela

Celibe

Aspirante Ufficiale 205° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Alla testa del suo plotone attaccava con irruenza i reparti nemici che, sotto la prima linea, si erano incanalati sul rovescio della posizione, li metteva in fuga riportando prigionieri e ristabilendo completamente la nostra linea. Nel dare così bell'esempio di valore e di sprezzo del pericolo, colpito da una scheggia di bomba a mano, trovava morte gloriosa sul campo.

 

        Porto San Giorgio, 7 maggio 1896                         Bainsizza, 24 ottobre 1917

 

 

 

 

 

 

BlCCIRE’ Primo

di Cesare e Matacotta Maria

Celibe, Sellaio

Soldato 17° Reggimento Fanteria

 

2 MEDAGLIE d’ARGENTO

 

Nell’assalto di una trincea nemica vi penetrava per primo, animando i compagni ad accorrervi prontamente e riuscendo a farne prigionieri i difesori.

 

Selz 29 marzo 1916

 

Costante esempio di mirabile coraggio, si distinse per il collocamento di tubi esplosivi nei reticolati nemici, si comportò da valoroso in diversi combattimenti, fu il primo a penetrare in una trincea avversaria e cadde infine eroicamente sul campo.

 

Porto San Giorgio, 28 dicembre 1890                                  Selz 23 aprile 1916

 

 

 

BROFFERIO Angelo

di Giuseppe

Capitano 42° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Con perizia, slancio e ardimento mirabili, guidava il proprio battaglione all'attacco di una for­te posizione, in vicinanza della quale cadde mortalmente ferito.  E’ sepolto in Slovenija, nel Sacrario di Kobarid (Caporetto).

 

Fermo, 8 novembre 1868                                         Monte Sleme, 3 giugno 1915

 

 

 

CASENOVE Giovanni

di Antonio e Seri Anna

sposato nel 1911 con Trasarti Nazzarena, Mezzadro

Soldato 137° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Francavilla d’Ete, 24 febbraio 1885                           2 novembre 1916, Carso

 

 

 

 

CONCETTI Stanislao

di Luigi e Gianfranceschi Rosa

Celibe

Sottotenente di Complemento 13° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Sotto il violento fuoco nemico, seppe mantenere il proprio reparto in perfetto ordine e, mentre continuava ad incitare i soldati, cadde colpito a morte.

 

Montefortino 17 ottobre 1894                Monte San Michele, 16 agosto 1916

 

 

FABI Valerio

di Giovanni e Orazi Ada

Celibe

Sottotenente 257°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Durante l’attacco di una posizione nemica prendeva   il comando di una squadra di arditi e con mirabile slancio la guidava fin sotto i reticolati avversari e quindi all’assalto della trincea. Gravemento ferito, si rammaricava soltanto di non poter compiere la sua missione. E’ sepolto nel Sacrario Militare di Oslavia GO

 

Rapagnano, 30 novembre 1893                            Monte Santo, 6 giugno 1917

 

 

 

FALCHETTI Giuseppe

di Giovanni e Sdolzini Angela Rosa

Muratore

Soldato 18° Reggimento Bersaglieri

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Fermo 24 agosto 1893                                                     Piave, 19 dicembre 1917

 

 

 

 

FEDERICI Pietro

di Silvano e Bigi Crescentina

Celibe, Studente

Sottotenente di Com­plemento 18°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Mirabile esempio di coraggio ai pro­pri sottoposti, li condusse, con magnifico slancio, all'assalto delle trin­cee nemiche, nonostante il violento fuoco di fucileria e di mitraglia­trici. Cadde ucciso da un proiet­tile in fronte, mentre, primo, giun­geva al varco aperto nei reticolati avversari.

 

Monturano, 16 dicembre 1891                          Vermegliano, 21 ot­tobre 1915

FRATALOCCHI Alessandro

di Giuseppe e Gennaro Maria

Bracciante

Sottotenente di Com­plemento 229°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Sepolto in Slovenija

 

Fermo, 28 dicembre 1895                           Monte San Marco, 14 agosto 1916

 

 

 

GIANDOMENICO Emidio

di Giovanni e Paglialunga Maria

Bracciante

Soldato 122°Reggimento Fanteria.

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Fermo, 20 settembre 1888                           Carso, 17 agosto 1915

 

 

 

GRILLI Costantino David

di Giovanni e Storani Nazzarena Paolina

sposato nel 1913 con Craia Annunziata, Agricoltore

Caporalmaggiore 17°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Con la propria squadra, irruppe in un trinceramento nemico, obbligandone i difensori rimasti a darsi prigionieri. Esplicò, quindi, dalla posizione conquistata, un'intelligente azione di fuoco, che obbligò l'avversario a rallentare il contrattacco iniziato. E’ sepolto a Redipuglia.

 

 

Francavilla d’Ete,  27 novembre 1888                                Selz, 22 luglio 1915.

IACOPINI Pasquale

di Vincenzo e Ciuccarelli Costantina

Celibe, Segretario

Sottotenente 39° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Condusse brillantemente il proprio reparto all'assalto di posizioni estremamente insidiose e difficili. Ferito, non volle lasciare il comando e continuò a combattere, finché, in un furioso corpo a corpo venne colpito a morte, lasciandovi gloriosamente la vita.

 

Ponzano di Fermo, 16 dicembre 1890                    Montello, 10 giugno 1918

 

 

IBI Antonio

Celibe, Contadino

Caporale 417 a Compagnia Mitraglieri Fiat

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Calmo e sereno, mitragliava reparti avversari che tentavano avanzare. Mentre proiettili nemici di grosso calibro sconvolgevano la trincea, compreso da alto sentimento del dovere, restava saldo al suo posto. Venne colpito a morte da una scheggia di granata avversaria.

 

Amandola, 22 giugno 1896                            Nervesa (Piave), 19 giugno 1918

 

 

IOMMI Domenico Tommaso

di Giuseppe e Ruffini Nicolina

Celibe, Studente

Sottotenente 124° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di una gran guardia presso un posto avanzato attaccato da forze soverchianti, resisteva con fermezza e coraggio mirabili, portandosi nei punti più minacciati e battuti dal fuoco nemico per infondere la calma nei suoi soldati. Colpito a morte da una scheggia di granata avversaria, non abbandonava il posto di combattimento che dopo aver visto il nemico completamente respinto.

 

Montappone, 21 dicembre 1889                                    Pasubio, 2 agosto 1917

 

LICIOTTI Giuseppe

di Pietro e Turtù Caterina

Celibe, Contadino

Soldato, 17°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Sant’Elpidio a Mare, 12 agosto 1893                         Sagrado, 22 agosto 1917

 

 

 

LUPI Giulio

di Costantino e Iacopini Vincenza

sposato nel 1911 con Cataldi Rosa

Caporalmaggiore 14°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Nell'assalto di una trincea nemica, gravemente ferito al volto, continuò a far fuoco sull'avversario, finchè cadde nuovamente e mortalmente colpito.

 

Monteleone di Fermo, 11 dicembre 1885                        Selz, 14 giugno 1916

 

 

 

 

MARZIALI Giovanni

di Vincenzo e Morlacco Domenica

Celibe

Soldato XXVIII Reparto d’Assalto Arditi

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Sepolto nel Sacrario Militare di Fagarè di Piave

 

Sant’Elpidio a Mare, 6 maggio 1895                            Piave, 30 ottobre 1918

 

MASSI Antonio

di Pasquale e Crocenzi Natalina

Celibe

Sergente 95° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

 

Sant’Elpidio a Mare, 5 maggio 1895                       Montello, 18 giugno 1918

 

 

 

MATTEI Luigi

di Francesco e Cotichini Gentilina

Celibe

Soldato 3° Reggimento Genio

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

E’ sepolto nel Riquadro Militare del cimitero di Bologna Certosa

 

Montegranaro,  29 agosto 1895                                   Bologna, 6 maggio 1919

 

 

 

MARINI Emidio

di Francesco e Gianfranceschi Maria

Celibe, Studente

Tenente di Complemento 2° Reggimento Artiglieria da Montagna

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Santa Vittoria in M. , 27 giugno 1895             Cittadella, 18 novembre 1918

 

 

MATE' Guido Alfredo

di Cesare e Venezia Grazia Maria

Muratore

Soldato 253° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Ciclista addetto al comando di un reggimento, fu costantemente attivo nel recapitare ordini ed avvisi fino alle linee più avanzate, attraversando con sprezzo del pericolo zone intensamente battute dal fuoco nemico.

 

Fermo, 11 maggio 1982                                      Medio Isonzo, 19 ottobre 1917

 

 

 

 

MERLI Antonio

di Alessandro e Merli Maria

Celibe

Tenente 62° Raggruppamento Artiglieria d’Assedio

23° Gruppo Cannoni 105, 70a Batteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di una sezione, contro­battuta dal nemico, dirigeva con sereno coraggio il tiro dei suoi pezzi, finché cadeva eroi­camente accanto al suo cannone.

 

Rapagnano, 13 dicembre 1885                                   Montello, 15 giugno 1918

 

 

 

 

MEZZABOTTA Alberto

di Vincenzo e Liberini Albina

Contadino

Soldato 17° Reggimento Fanteria

MEDAGLIA di BRONZO

 

Si slanciò volontariamente all'assalto col primo plotone contro alla trincea nemica e vi penetrò fra i primi, facendo dei prigionieri o catturando largo bottino. Morì sul campo.

 

Fermo, 19 agosto 1894                                                                     Selz, aprile l916

 

MORELLI Giuseppe

di Pietro e Sanguigni Maria

Celibe, Contadino

Carabiniere

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Dando prova di mirabile intrepidezza, insieme ad altro carabiniere, percorreva una zona violentemente battuta dal fuoco nemico per incitare i militari di un reggimento a passare l'Isonzo. Raggiunto lo scopo venne colpito a morte.

 

Monteleone di Fermo, 30 aprile 1996                             Bollar 19 agosto 1918

 

 

NASINI Luigi

di Francesco e Serafini Veronica

Contadino

Soldato 82° reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Eroico infaticabile, sotto violentissimi bombardamenti, rese, quale portaordini importanti servizi. Colpito da scheggia di granata, negli ultimi istanti di vita mostrava la sua letizia nel sapere il nemico ricacciato al di là del Piave.  E’ sepolto presso l’Ossario di Venezia.

 

Fermo, 10 aprile 1898                                                          Piave, 23 giugno 1918

 

PACINI Vittorio

di Giuseppe e Martellini Marianna

Celibe

Marinaio

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Primo fra i primi ad accorrere per trattenere l'irruente nemico, sebbene ferito, ritornava al suo posto dell'azione appena medicato e concorreva a ricacciare completamente l'avversario oltre il Piave. Sempre vicino al proprio comandante di plotone lo coadiuvava in ogni impresa arrischiata dando esempio ai compagni di sereno coraggio. E’ sepolto nel Cimitero di Taranto.

 

Sant’ Elpidio a Mare, 18 febbraio 1893              Taranto, 23 settembre 1918

 

POGGI Pasquale Gaetano

di Costantino e Fares Maria

Celibe, Contadino

Soldato 51° Reggimento Artiglieria da Cam­pagna

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Quale servente di una batteria essendo la posi­zione circondata da reparti nemici, resisteva valorosamente anche dopo visti cadere feriti i propri ufficiali. Intimatagli dall'avversario la resa, si rifiutava e cadeva gloriosamente sul posto colpito a morte. E’ sepolto a Fagarè.

 

Lapedona, 10 aprile 1895                         Fagarè di Piave, 16 novembre 1917

 

 

 

 

PROPERZI Michele

di David

Soldato 11° Reggimento Bersaglieri

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Precedeva la compagnia sotto il tiro aggiustato di mitragliatrici avversarie che ne ritardavano l'avanzata, e raggiunta la trincea nemica, con getto di bombo a mano vi seminava il panico tra i difensori. Ferito, continuava a combattere, finché vide la posizione in nostro saldo possesso.

 

Fermo, 22 gennaio 1897                                                   Piave 5 novembre  1917

 

 

 

 

RECCHIONI Raffaele

di Gaetano e Petrella Giuseppina

Soldato 17° Reggimento Fanteria,

MEDAGLIA di BRONZO

 

Durante l'azione, dimostrò ardire e tenacia e, ferito ad una gamba, continuava ad avanzare ed a combattere.

 

Fermo, 22 febbbraio 1894                                         Novacuzzo, 9 ottobre 1915

 

 

RENZI Pasquale

di Giovanni e Andrenacci Annunziata

Celibe

Caporale 11° Battaglione Bersaglieri Ciclisti

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Costante, mirabile esempio ai compagni per slancio ed ardimento, si offriva più volte ad eseguire incarichi pericolosissimi. Durante un assalto, alla testa della propria squadra, sotto il violento tiro nemico di mitragliatrici giungeva primo, sulla posizione avversaria, ove cadeva gloriosamente colpito a morte.

 

Sant’ Elpidio a Mare, 22 maggio 1894                           Piave, 18 giugno 1918

 

 

 

ROMANELLA Antonio

di Enrico e Viti Letizia

Celibe, Contadino

caporalmaggiore 17° reggimento bersaglieri

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Sprezzante del pericolo, con slancio e coraggio, alla testa della propria squadra, puntava decisamente, sotto il violento fuoco avversario, su di una mitragliatrice nemica, ma nell'atto di raggiungerla, colpito a morte, lasciava la vita sul campo.

 

Falerone, 25 novembre 1898                                                  Piave, 5 luglio 1918

 

 

ROSSI Vincenzo

  di Carlo e Lattanzi Maria

Celibe, Calzolaio

Sergente 150° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Raggiunse per primo la trincea nemica sotto un violento ed intenso fuoco di artiglieria. Nei momenti più accaniti della lotta, seppe con risoluto coraggio e con pochi superstiti battere gli avversari e sloggjarli dalle loro trincee. Colpito a morte incitava ancora una volta i sottoposti alla lotta, e cadeva gloriosamente nella posizione conquistata. E’ sepolto in Slovenija.

 

Montegranaro, 2 novembre 1892                                 Gorizia, I5 maggio 1917

 

 

RUGGERl Amedeo Alfredo

di Nicola e Frontoni Eugenia

Celibe

Caporalmaggiore 22° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Durante un combattimento, alla testa della sua squadra si spingeva con grande slancio, coraggio e sprezzo del pericolo in una trincea occupata dai nemici, cercando di sorprenderli cadeva gravemente ferito.

 

Montappone, 13 agosto 1895                                        Aquileia, 4 giugno 1916

 

 

 

SEGHETTI Giuseppe

di Angelo e Belletti Teresa

Elettricista

Soldato 2° Reggimento Artiglieria Pesante campale

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Fermo, 9 novembre 1895                              Monte Grappa, 18 dicembre 1917

 

 

 

SOLIMANDO Camillo

di Francesco Paolo

Aspirante Ufficiale 139° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Nell'attacco di ben munite posizioni avversarie, portava audacemente avanti il proprio plotone, cadendo fra i primi colpito in pieno petto, dando bellissimo esempio di coraggio e di valore.

 

Fermo, 12 marzo 1891                                                      Asiago, 20 giugno 1916

 

 

 

TAMANTI Basilio

di Raffaele e Ilari Maria

Celibe, Contadino

Soldato 125° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

MOTIVAZIONE NON RINVENUTA

 

Montegiorgio, 15 aprile 1895                                     Carso, 1 novembre 1916

 

 

 

TASSOTTI Giuseppe

di Vincenzo e Porrà Teresa Luigia

sposato nel 1909 con Santarelli Maria

Caporale 70° Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Comandante di una squadra durante un attacco nemico, incitava con la parola e con l'esempio a difendere la posizione. Mentre, ritto sulla trincea sprezzante del pericolo, colpiva ciascun nemico che osava venire avanti, cadeva colpito in fronte. E’ sepolto sul Piave a Zenson.

 

Lapedona, 11 ottobre 1886                                                 Piave, 18 giugno 1918

 

 

 

TENTELLA Paolo

di Luigi e Cippettini Emidia

Celibe, Contadino

Caporale 822a Compagnia Mitraglieri Fiat

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Costante mirabile esempio di coraggio, trovandosi di guardia al materiale di una compagnia mitragliatrici. in una baracca che veniva colpita da numerosi proietti di artiglieria avversaria, rimaneva saldo e impavido al suo posto fra lo scoppiare dei proietti stessi, finché veniva colpito a morte.

 

Montegranaro, 16 novembre 1893                              Asiago, 4 dicembre1917

 

 

 

TENTONI Attilio

di Alfonso e Alessandrini Nazarena

sposato nel 1905 con Tarulli Maria

Tenente Milizia Territoriale Comando 50a Divisione

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Addetto al comando di una divisione, fu costante e bello esempio di attività, calma e devozione al dovere per meglio assolvere lo speciale compito affidatogli, si recò volontariamente più volte sulle prime linee, dando prova di grande ardimento. Durante un attacco nemico, fatto segno la sede del comando ad intenso bombardamento, dando esempio efficace di fermezza e dì serenità, non preoccupato del pericolo imminente, rinunciò di ricoverarsi in un luogo meno esposto, dal quale però meno facilmente avrebbe potuto condurre a termine un compito urgente assegnatogli. Colpito a morte da una granata avversaria, che distrusse la baracca ove egli si trovava, presentendo prossima la sua fine, rivolgeva con stoica fermezza parole d'alto amore di patria, d'incitamento e di fede ai commilitoni che l'attorniavano.

 

Montegiorgio, 8 giugmo 1882                         Monte Grappa, 16 giugno 1918

 

 

 

 

 

 

 

 

TOMASSINI Domenico

di Lorenzo e Violoni Marianna

Celibe, Contadino

Soldato 1755a Compagnia Mitraglieri Fiat

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

Nell'istante di balzare all'attacco, essendo stata la sezione sconvolta da granata nemica, visto cadere il porta-arma, s'impossessava della mitragliatrice, e primo si slanciava fuori della trincea, entusiasmando i compagni coi rapido gesto. Colpito in pieno da proiettile nemico, immolava la sua giovane vita eroicamente.

 

Petritoli,   22 dicembre 1898                                                  Piave, 2 luglio 1918

 

 

 

VERMIGLI Ulderico

di Ulderico e Ciarrocchi Eleonora

sposato nel 1912 con Ricci Spadoni Caterina, Possidente

Tenente 2° Reggimento Genio

 

MEDAGLIA d’ARGENTO

 

 Sotto l’intenso fuoco d'artiglieria e frequentissime scariche raffiche di mitragliatrici, mentre dava esempio di coraggio e di ammirevole calma alla propria compagnia che preparava opere di sbarramento all'avanzata nemica, cadeva colpito mortalmente da una granata.

 

Amandola, 27 febbraio 1889                                      Piave, 14 novembre 1917

 

 

 

 

 

VITA Luigi

di Raffaele e Minnozzi Nazzarena

Celibe, Contadino

Sergente 17°Reggimento Fanteria

 

MEDAGLIA di BRONZO

 

Primo ad abbandonare il proprio appostamento, fu di bell'esempio ai suoi per coraggio, slanciandosi avanti sopra un terreno battuto dal fuoco nemico. Caduto il proprio ufficiale, assumeva il comando del plotone, e pervenuto presso le posizioni nemiche, vi si rafforzava, rimanendovi per tutta la giornata, nonostante la violenza del fuoco di fucileria ed il getto di bombe da parte dell'avversario.

 

Montegiorgio, 1 gennaio 1886                                         Carso, 18 Maggio 1917

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ZEPPILLI Dante Carlo

di Nicola e Bonfigli Giuseppina

Celibe, Studente

Aspirante Ufficiale

 

2 MEDAGLIE d’ARGENTO

 

Comandante la prima ondata d'attacco, con slancio e ardimento mirabili, sotto il fuoco intenso dell'artiglieria e di mitragliatrici nemiche, prendeva possesso della prima e seconda linea di trincee avversarie, facendo ben 156 prigionieri di cui cinque ufficiali, e con abile mossa costringeva una mitragliatrice avversaria a ritirarsi

 

San Pietro e San Marco di Gorizia 10-13 ottobre 1916

 

Tenente XII Reparto d’Assalto Arditi. In aspro combattimento con forze preponderanti oppose col suo reparto tenace e va­lorosa resistenza. Offertosi volontario per un'ardita e rischiosa operazione, trascinò i suoi, con l'esempio e con la parola, a violento e vittorioso contrattacco e, sebbene ferito, non volle lasciare il posto continuando ad animarli fino a che, col­pito più gravemente, consentì ad essere trasportato al posto di medicazione. Sgombrato in un ospedaletto vi decedeva il giorno successivo.

 

Francia(*), 21 giugno 1896                                                  Piave, 20 giugno 1918

 

(*)Inscritto nelle liste di leva del Comune di Fermo


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