Il fronte italo-austriaco

Tempo di guerra e zona di guerra. 

23 maggio 1915 viene dichiarata guerra all’Austria-Ungheria. Inizia il "tempo di guerra".

 Regio Decreto 24 maggio 1915, n.703, viene dichiarato lo stato di guerra per il territorio delle province di Sondrio, Brescia, Verona, Vicenza, Belluno, Udine, Venezia, Treviso, Padova, Mantova, Ferrara, più le isole ed i comuni costieri dell’Adriatico.

 Regio Decreto 25 maggio 1915, n.758, viene dichiarato lo stato di guerra per il territorio delle province di Bologna, Ravenna, Forlì.

 Regio Decreto 15 luglio 1915 n.1104, la zona di guerra viene ampliata alle province di Cremona, Piacenza ed il resto di Rovigo.

 Regio Decreto 14 settembre 1917 n.1483 e n.1511 ulteriore allargamento al territorio delle province di Messina, Reggio Calabria, Torino, Alessandria e Genova. (La provincia di Torino viene dichiarata in stato di guerra a causa dei tumulti dell’agosto del 1917).

 Regio Decreto 1 dicembre 1917 n.1925. Stato di guerra esteso alle province di Bergamo, Como, Milano, Modena, Novara, Parma, Pavia e Reggio Emilia.

 Nella zona di guerra, (distinta in zona delle operazioni e zona delle retrovie), ai comandanti militari era riconosciuta la potestà legislativa.

 Legge 22 maggio 1915 n. 671 – detta dei “pieni poteri” – conferisce “al governo del Re poteri straordinari in caso di guerra”.

Segue alla Legge 21 marzo 1915, n. 273, “portante provvedimenti per la difesa economica e militare dello Stato” per reprimere lo spionaggio.

 Bandi del 17 giugno, 31 luglio, 1° ottobre 1915, relativi alla circolazione in zona di guerra. Viene limitata la libertà di movimento. Ulteriori limitazioni riguardavano la libertà di opinione e di espressione delle proprie convinzioni, la libertà di riunione, di associazione.

 Lo stato di guerra cessò col giorno 31 ottobre 1920, con l'emanazione del Regio Decreto 30 settembre 1920 n. 1389. Passaggio dallo stato di guerra allo stato di pace.


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